sabato 14 giugno 2014

Agricoltura sinergica, considerazioni


Sto recentemente leggendo Masanobu Fukuoka, per chi non lo conosce è il precursore ed inventore dei principi dell'agricoltura SINERGICA.


Se avete parenti che si dedicano alla coltivazione, anche in piccolo, capite come sia dura la vita dell'agricoltore, grandissimo lavoro in campo, sveglia all'alba, abbeverare in modo corretto, aratura, togliere erbacce, concime, antiparassitari, eccetera eccetera...
Molti contadini stanno spostando le loro tecniche verso una agricoltura BIOLOGICA, cioè più attenta alle varie esigenze delle piante, meno uso di prodotti nocivi e soprattutto meno prodotti contenenti rame. Come abbiamo detto però questo tipo di coltivazione NON alimenta il terreno, ma lo sfrutta.

Il BIODINAMICO  dinamizza vari elementi che vanno inseriti nel terreno, nutrendolo e facendolo diventare prezioso HUMUS. Certo ci sono molti elementi micro e macro cosmici esoterici che fanno un po' sorridere a volte.

Leggete allora "la rivoluzione del filo di paglia" del sopracitato Fukuoka, vecchietto arzillo coltivatore (nonché microbiologo) ormai defunto, che si dedicò anima e corpo negli anni settanta alla coltivazione del proprio orto (poi aumentato fino a 5 ettari) con una sua concezione nuova di "non intervento", a dire il vero però di lavoro comunque ce n'è...

Trovo giusto promulgare queste tecniche perché rendono la frutta molto più saporita, le piante più autodidatte e non necessitano di antiparassitari (o perlomeno si possono integrare con la presenza di altre piante in sinergia appunto).
Pensate, NON SERVE ARARE il terreno, scoperta per me sorprendente, in effetti non arando non si libera CO2, non occorre concimare con letame (basta una pacciamatura di paglia e altre piante, vedi foto), non serve dissodare perché si usa ad esempio il rafano che ara per noi.

Immaginate quanto tempo potrebbero risparmiare i contadini? Per dedicarlo ad altre attività, ad esempio la formazione e la cultura...

Pochissime le aziende che lavorano in vigna in questo modo, sto per avere dei nominativi, son proprio curioso di assaggiare quel tipo di vini...

Nessun commento:

Posta un commento