domenica 19 ottobre 2014

Pranzo in compagnia del Duca d'Iseo, Franciacorta brut di Chiara Ziliani


Dopo la serata con Annalisa Barison (della quale parlerò nel post seguente), risulta molto diverso l'approccio ad un metodo classico.
Sicuramente per la maggiore quantità di notizie che ci hanno allontanato positivamente dalla solita terminologia AIS ma anche ha arricchito i già numerosi descrittori olfattivi.

Una delle migliori informazioni che ho memorizzato è la sua esposizione della carbonica, l'effetto che ha una bevanda frizzante appena versata.

Provate anche voi, ad esempio con una coca cola o un prosecco, certo. Sentirete che le bollicine appena versate e molto vivaci formeranno delle colonne di liquido verticali per l'effetto stesso dell'effervescenza.

Queste colonne sono veicolanti dei profumi interni del liquido, rendendo il tutto più evidenziato ed efficacemente profumato.

Oggi a pranzo ho potuto sperimentare queste sensazioni con un Franciacorta brut, il Duca D'Iseo, omaggio del mitico Pietro. Giallo dorato, con riflessi verdolini, oro verde, direbbe la Barison.
Nocciole tostate, lieviti e frutta a polpa gialla, nonchè sensazioni di bosco, muschiate.

Gusto abbastanza intenso e abbastanza persistente, forse la sua unica pecca.

Il problema è che dopo il Ferrari Perlè Nero, cosa posso bere che gli tenga testa??? Ovviamente se sto cercando uno spumante potente....

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