mercoledì 13 agosto 2014

Due vitigni veneti, PINELLO e RECANTINA agg. 22/08

I vitigni autoctoni sono il vero patrimonio dell'Italia, la nostra risorsa vitivinicola.

Gli sforzi encomiabili dei produttori sono da riconoscere, a volte mantengono delle vigne solamente per tradizione o per caparbia, più che per reale piacevolezza dei vini da essi prodotti.

Oggi parlerò di due casi invece che riscontrano il gusto del pubblico senza essere fastidiosi o difficili da comprendere.

In primo luogo si tratta della RECANTINA, vitigno rosso  autoctono della zona del montello, prodotto dall'azienda SERAFINI E VIDOTTO, produttrice dei ben più conosciuti PHIGAIA e ROSSO DELL'ABBAZIA (che ho acquistato e non vedo l'ora di assaggiare).
Vino rosso rubino con riflessi porpora, vinoso, fruttato, molta frutta fresca a bacca rossa, tannico, un tannino verde ma ben amalgamato con la buona dose di alcool presente (13%), che rende il tutto piacevole ed abbastanza equilibrato. Pecca molto in acidità, infatti credo che non potr superare i tre anni di invecchiamento. Inoltre questa era l'annata 2013, dichiarata dal produttore Francesco un'annata secca. Aspetterò per aprire l'annata 2012, che ho acquistato, per capire come evolverà.
In abbinamento con piatti untuosi, sughetti con olio ma non troppo impegnativi.

Concludo con il PINELLO, regalatomi dal mitico Pietro, vitigno bianco originario del Friuli, ma ormai da anni coltivato solamente nei colli euganei, azienda PARCO DEL VENDA, zona del col del Venda, terreno dalle caratteristiche particolari.
Colore giallo paglierino vivace, consistente, sensazioni vegetali come di germoglio di soia, salvia, fiori bianchi, CALDO, non ci credevo quando ho visto che aveva 13,5 gradi alcool. Un paio di bicchieri dell'uno e dell'altro e comincia a dare subito alla testa!
I produttori lo consigliano per antipasti ma mi sembra in realtà un vino dalla struttura più solida, può affrontare anche piatti di pesce con buona struttura.


Dedico il mio centesimo post al compianto attore Robin Williams, che ci ha prematuramente lasciato. Ciao grande giullare, ci hai sempre proposto un cinema di qualità superiore e sempre interessante.

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