Rosso e pieno di luce l'ingresso della zona nuova, con una magnifica statua ricavata dal legno delle vigne a forma di cavallo.
L'azienda, gestita dai fratelli Lunelli, è all'avanguardia per i loro prodotti che raggiungono il top qualitativo ogni stagione grazie agli abilissimi chef de cave.
Ottima accoglienza, degna di un'azienda che tratta prodotti ormai considerati di lusso, la presentazione in sala conferenze è stata affascinante e professionale.
Il salone di accoglienza dell'azienda FERRARI |
Due preziose bottiglie di GIULIO FERRARI |
Il MUSE visto dal primo piano |
Trasferiti poi a Trento, pochi minuti dopo, sotto un acquazzone, siamo entrati nella cittadina scientifica progettata dall'architetto Renzo Piano, con maggiore espressione nell'edificio del MuSe, il museo della Scienza e della Tecnica di Trento.
Ci si trova a guardare in alto tutte le statue di animali esposte e scheletri di dinosauro, per poi vederli da varie prospettive man mano che si salgono i tre piani della mostra.
Entrando siamo stati accolti da 38 aziende produttrici del TRENTO DOC, per l'evento Bollicine in città, dove venivano fatte degustare le migliori etichette, pensate Ferrari proponeva un 120 mesi (Giulio Ferrari).
Ho avuto modo di conoscere piccole e grandi realtà di questo mondo particolare, esempio, REVI', produttore di nicchia, della zona di Rovereto, 13000 bottiglie ma grande maestria artigianale, Endrizzi, 600.000 bottiglie, certo non una piccola realtà, ma ottimi prezzi, LETRARI, vera scoperta, grandissimo spumante, devo andarli a trovare prima di Natale, e molti altri, MASO MARTIS, FONDAZIONE MACH, ABATE NERO, ALTE MASI, OPERA (in val di Cembra, unica valle orientata est-ovest), METIUS, PISONI e sono solo quelle che ho assaggiato, pertanto mi piace ricordare. Un po' sotto tono il 51,151 di Moser, rispetto a come lo ricordavo.
Degustazione guidata nel pomeriggio con Mariano Francesconi, presidente AIS Trentino, grande esperto di spumanti (ma anche della Francia) ci ha magistralemnte accompagnato nella degustazione di alcuni dei prodotti presenti nel MUSE, mi colpisce la sua grande cultura, pensate, si ricorda tutte le annate e riesce a collegare i terreni alle sensazioni in bocca, davvero un esempio.
Al ritorno eravamo stanchissimi e soddisfatti, unico rammarico non aver avuto più tempo, purtroppo le aziende erano veramente tantissime per affrontarle solo in un pomeriggio.... Ci andremo di persona allora!!
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