Azienda strutturata per l'accoglienza, hanno ristrutturato un vecchio casone che ora è tutto in pietra faccia-vista e grondaie in rame. Diversi i vini in assaggio, anche sfusi (ma attenti all'imbottigliamento, se hanno residuo zuccherino ricominceranno la fermentazione appena salirà la temperatura).
Particolarmente apprezzabili il PIGNOLETTO, del quale ho assaggiato la versione sfusa, un nettissimo sentore di pera abate, anche banana, intenso al naso e dotato di una buona mineralità, e la versione frizzante, meno intensa al naso, sensazioni di mela verde, ma vivace in bocca e un'ALBANA vendemmiata a fine settembre con l'aggiunta di sauvignon (residuo zuccherino 45 g/l), bei sentori al naso, floreali, sentori minerali, ma soprattutto un ottimo equilibrio che mi ha particolarmente colpito.
Deludono le mie aspettative (ma è la mia opinione) lo spumante BRUT da pignoletto, con quel terreno il vino non riesce ad avere una spalla acida sufficiente per la tipologia di prodotto, risultando molle e l'ALBANA PASSITA, poco equilibrata e stucchevole.
Particolare l'assaggio del vino nuovo di ALBANA dolce, in bocca sembrava di avere succo di albicocca!
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