mercoledì 11 settembre 2013

Essenze, utilizzarle oppure no?

La più difficile delle mansioni di un sommelier è il riconoscimento olfattivo dei vari sentori all'interno del calice, questo non è in dubbio.

Ogni giorno cerchiamo di capire e ricordare nuove sensazioni olfattive, o rinforzare le vecchie, ma non è sempre facile, mica si trovano i fiori di sambuco tutto l'anno!!

A tal proposito ho acquistato ieri al mercatino dell'antiquariato di Porto Buffolè (una bancarella di saponi e profumi) diverse essenze, ottenute dai principi attivi, non chimicamente.

La mela verde era come averla davanti da mordere, vera e realistica! Ho scelto però varie altre essenze, che normalmente son o difficili da reperire e possono essere di aiuto nella fase di degustazione dedicata all'olfatto.
LEGNO di CEDRO, MUGHETTO, MENTA, AMBRA (buonissima), BERGAMOTTO,  FIORI d'ARANCIO (per riconoscerli nel padovano MOSCATO), e VIOLETTA, presente nei vini rossi.

Molti mi hanno sconsigliato di fissarmi in memoria questi profumi che in realtà sono molto migliori in natura, ma a dire il vero quando potrei annusare queste essenze in natura?? Certe solamente in alcune stagioni e altre probabilmente mai....

Per il momento comunque è tutta didattica....


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