Mi piace raccontare di vini che mi sorprendono, non solo di quelli che mi emozionano.
Mi spiego meglio; un vino emozionante è un ritrovamento di sensazioni nuove o almeno rare, che si distacca dalla media, che soddisfa l'edonismo.
Un vino che mi sorprende è, come dice Scanzi, un Kiarostami, cioè uno sconosciuto ai più (e a me, certo!) e con una storia appassionante, in più che sia anche un ottimo vino.
Appartengono a questa categoria due vini in questo caso marchigiani: prima di tutto il Kurni di Oasi degli Angeli in fiducia, considerato quanto ho letto sul vino (sorpresa da lasciare a bocca aperta) e ve ne parlerò appena deciderò di aprire il 2011 che ho acquistato qualche mese fa (è un vino per poche tasche però); il NEREUS di Contrada Tenna, anzi scusate di Borgo del Tiglio.
Ebbene sì, Borgo del Tiglio, azienda del Collio Friulano ottima produzione, qualità alta, che ha acquistato vigneti nelle marche, salvando l'azienda contrada Tenna e i loro vitigni dall'espianto.
Il NEREUS è una selezione di Montepulciano, che non è tipicamente marchigiano, d'accordo, ma le vigne sono vecchie e i vignerons sono gli stessi che le curavano gli anni precedenti.
Il colore è denso, scuro come sa essere il montepulciano, ma limpido e con toni rubino. Vispo e brillante.
Frutta, confettura di mirtilli, speziatura di tostato e cannella, legno, sì forse un eccessivo uso del legno, è un vino dal piacevole gusto internazionale, si lascia bere benissimo senza essere altezzoso. Potente l'ingresso, caldo, focoso (14,5 %), e finale bello persistente di frutta e vaniglia.
Sui siti internazionali lo conoscono meglio di noi, comunque al prezzo di 18 euro è un bel bere, posso consigliarvelo se ogni tanto volete assaggiare un vino ottimamente prodotto e "facile", infatti non ho detto che mi ha emozionato, ma mi ha sorpreso!!!
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