Va detto innanzitutto che prima di ogni altra cosa il Maestro Tachis è un enologo, cosa che traspare chiaramente dal suo libro, dalle profonde conoscenze della chimica e microbiolgia del tanto amato prodotto della vite. Questo lo rende agli occhi di un sommelier un po' freddo, meno poetico, ma comunque sempre fortemente appassionato.
Nel libro ragiona sul fatto che le giovani promesse, i nostri bambini e ragazzi, non sono sufficientemente a contatto con la natura e la cosa è sacrosanta. Potreste chiedermi cosa c'entra con il mondo del vino? Centra perchè la sensibilità olfattiva si sviluppa molto da bambini.
Vale tantissimo l'esperienza immagazzinata da piccoli, resta impressa in modo indelebile.
Oggi per fare un esempio ho mangiato una mora. Non di quelle del supermercato, messicane, gonfie d'acqua e carnose, ma insapore; bensì di quelle raccolte proprio dietro casa da un gelso sulle rive di un fossato. Aspre in certi casi, piccole e imperfette, ma saporite e anche succose.
Il ricordo dell'infanzia è emerso subito, nitido, quando da bambino andavo a pesca con mio padre, che con la fiocina lunga portava a casa sempre qualche bella preda. Il gelso era sempre pieno di more mature (o almeno così i miei occhi di ingenuo bambino lo vedevano).
Il sentore di mora me lo ricordo proprio grazie a quel particolare ricordo.
More da gelso dal sito amando.it |
I pargoli di oggi invece non si interessano delle piccole cose. Sono per loro superflue e scontate, direi quasi un contorno poco interessante. Un albero vecchio, una tana di un animaletto, un nido, no è meglio il telefonino, ci sono i giochini gratis su internet. Per non parlare delle vecchie tradizioni di famiglia che ormai vanno dimenticate lentamente...
I ricordi che abbiamo sono sempre legati a sensazioni forti, che ce li scolpiscono nella mente.
Pertanto mi viene da riflettere, riusciranno a essere sensibili e avere nostalgia e rispetto per il loro passato, oppure vivendo alla giornata diventeranno insensibili e di conseguenza meno completi come persone?
Portate fuori i vostri bambini e soffermatevi ad ammirare con loro le piccole cose, è giusto così!
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