martedì 16 settembre 2014

Oltrepo' Pavese, azienda Marchesi di Montalto alla Osteria delle 3 lune a Noale






Organizzata dall'Enoteca Le Cantine dei Dogi di Mirano, ieri 11 settembre si è svolta la serata dedicata all'Oltrepo' Pavese, vini dell'azienda Marchesi di Montalto.

Marchesi è il cognome, non sono marchesi, l'equivoco è scontato... L'azienda nasce nel 2005, a Montalto Pavese, unica zona in Italia che si può chiamare "la valle del RIESLING".

Intendiamoci, non il riesling bianco, l'italico, bensì proprio il Riesling, quello con la R maiuscola, l'aromatico (oggi si può dire) Riesling Renano.
Originario della zona della Mosella in Germania, questo vitigno stupisce per la grande acidità e soprattutto per la incredibile capacità di esprimere sensazioni ineguagliabili in confronto ad altri vitigni bianchi.
Potremmo dire che è il re dei vitigni bianchi.

L'azienda Marchesi in questa serata ha proposto 4 suoi prodotti; il metodo classico da pinot nero, il riesling, appunto, il loro pinot nero vinificato in rosso (il base) e una chicca finale, un passito da moscato e riesling.

Presenti anche i piatti dell'osteria delle 3 lune, a mio umilissimo parere molto sottotono in questa serata.

A partire da un antipasto particolare, forse anche troppo dolce, sfoglia di zucca con composta di frutti di bosco (mah) e strudel con formaggio e funghi, accompagnati da un vivace e immediato metodo classico, la cena si è spostata du due primi piatti, entrambi poco azzeccati, risotto di riesling, acidulo e poco amalgamato (però credo sia stato voluto così), e gnocchi speck e panna (troppa panna e troppa farina), l'abbinamento con il riesling risultava poco equilibrato e un po' azzardato (anche se era lo stesso vino usato per cucinare). Un vino comunque realizzato benissimo, con le stesse tipologie dei vini alsaziani, molto residuo zuccherino, grande freschezza e sensazioni minerali di pietra focaia e frutta tropicale.
Piatto forte, un brasato cucinato con il pinot nero in tavola, accompagnato da due colori diversi di polenta e patate... La carne piena di nervi e gommosa... Nonchè il vino poco persistente e dalla struttura inadatta a supportare un piatto così.

Per completare il tutto, il dolce, una torta con la cannella, il passito di moscato e riesling, vera sorpresa della serata e vino da ricordare, colore cipolla caramellata, consistente certo, al naso miele di castagno, caramella d'orzo, sensazioni balsamiche quasi di cardamomo, datteri e incenso, in bocca era intenso, pieno, un assaggio imponente, lo zucchero però faceva la sua comparsa, si potrebbe dire che l'equilibrio era spostato, anche se in modo non così particolarmente evidente.

Ringrazio le cantine dei dogi per questa serata, sono sempre esperienze da annotare, anche se a dire il vero non posso dire che sia stata una serata completamente riuscita.
Complimenti alle cantine Marchesi per i loro prodotti, non vedo l'ora di assaggiare il loro M.C. 72 mesi e il loro pinot nero riserva.

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