Evento di alta cultura del settore vitivinicolo ed enologico, la giornata di giovedì 12 dicembre è stata oltremodo interessante e istruttiva, ho avuto modo solamente oggi di raccogliere tutti gli appunti e scriverne...
Sponsorizzata da varie aziende dell'indotto (spremitrici, soffiatori per asciugatura bottiglie, riviste del settore, anche un'azienda che vende lieviti selezionati, e tanti altri), la manifestazione ha visto protagonisti personaggi del calibro dell'esimio prof. Attilio Scienza, che ci ha parlato dei portainnesti e degli studi finora effettuati nella biogenetica in vigna...
In sostanza i punti sono 3: 1- il cervello della pianta è nelle radici; 2- ci sono ancora difficoltà nella comunicazione tra gli "scienziati" della vite e i coltivatori; e 3 - gli ultimi 25 anni sono stati cercati nuovi portainnesti anche con modifiche genetiche in laboratorio, che potessero resistere a più elementi di disturbo (siccità, malattie, animaletti vari).
La cosa che fa pensare è che non sempre uno di questi nuovi portainnesti dà massima vigoria fogliare o del frutto, ma non importa perchè magari in quella zona non cresce altro.... e la qualità è sempre alta.
Altro convegno del quale si può discutere è stato tenuto dal professor Ferrarini dell'università di Verona, che ha parlato del lavoro che gli enologi stanno facendo per ridurre il grado alcolico dei vini in commercio (considerato che siamo sempre più in difficoltà per quanto riguarda il bere alla guida). Tra le varie opzioni esiste l'utilizzo di una membrana contrattore gassosa che, per osmosi (lascio perdere tutti i noiosi calcoli che poi ci ha propinato) LASCIA PASSARE ACQUA all'interno del vino, togliendo alcol !!! E ci dice che è ancora nei limiti di legge per evitare l'annacquamento, che è giustamente illegale. Ma lasciateci bere il vino come lo hanno fatto dico io!!
Complimenti agli organizzatori per la giornata impegnativa ed educativa, parteciperò sicuramente anche al secondo se si terrà.
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