Prima una sosta a Pisa, giornata di CALDO INFERNALE... Una degustazione al volo presso una piccola "champagneria" dove un oste silenzioso e con poco spirito toscano, ci ha fatto assaggiare un rosato 2012 di san giovese, bei sentori di melograno, che però non ho apprezzato particolarmente.
Mi voglio soffermare di più sulla visita a Bolgheri, un luogo mistico per gli amanti del buon bere, vigne tenute come figlie, cipressi, case con i mattoni in vista e pini marittimi (mi sono emozionato)... Siamo entrati nella tenuta di Antinori, solo per una visita veloce, qui ho scoperto il vitigno SCALABRONE con il quale questo produttore ottiene un rosato molto interessante, dal colore davvero bello, allego una foto.
Infine il GUIDALBERTO, seconda categoria rispetto al SASSICAIA, produttore MARIO INCISA DELLA ROCCHETTA, TENUTA SAN GUIDO, in omaggio al conte Guido Alberto che ha fatto piantumare i famosissimi cipressi citati da Carducci; robusto, speziato di cannella, intenso e persistente, confetture di frutta assortite, piacevolissimo e facile da bere. Volendo proprio trovargli una pecca il colore era poco vivace, a causa di un contenuto di acidità non sufficiente.
Degustazione presso l'enoteca LA BOTTEGA DI ELENA, ottimi vini a prezzi abbordabili.
Cena presso il ristorante LA MERENDA, peposo con i fagioli e un vino da tavola della zona, san giovese e merlot, speziato e intenso al naso, anche se era comunque troppo debole per il piatto.
Abbiamo infine trascorso la notte allo STUDENT HOSTEL GOWETT, un ostello realizzato all'interno di un parco minerario archeologico, economico e spartano ma molto ben tenuto e pulitissimo. Suggestiva la location e soprattutto a pochi minuti da Bolgheri.
Rosato di scalabrone - Antinori Guado al tasso ...colore bellissimo |
Bella immagine con molti nomi di supertuscan inchiodati ad uno scuro a Bolgheri |
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