Che organizzazione, il BIBENDA DAY 2014, è proprio al TOP !
La curiosità e la voglia di imparare mi hanno spinto a partecipare a questo evento annuale, che a livello internazionale può considerarsi tra i primi posti per prestigio e competenza.
L'enorme salone del Waldorf Astoria preparato al meglio |
Consigliati da un tassista io e Pietro ci siamo fermati per pranzo alla trattoria "FESTO AVIENO" dal nome della via, poco distante a piendi dall'Hotel Waldorf Astoria, sede dell'evento.
Particolare del soffitto, spaziale |
Parte dei rossi in degustazione |
L'Hotel è lussuosissimo (ho incontrato Inzaghi, Filippo, non Simone!) e incredibilmente grande, ci sono numerosissime stanze e saloni decorati sia modernamente che in stile classico.
Gli spumanti in ghiaccio |
Ero consapevole che si trattava di vini particolari e ottimi, ma non pensavo di poter assaggiare una qualità così alta, siamo rimasti sconcertati e scombussolati, anche dalle descrizioni tecniche dei relatori che aprivano i soliti descrittori a livelli ben più ampliati (ruggine... ematico, ferroso, dall'effervescenza polverosa, come di talco!!).
Massimo, il primo relatore era tecnico, completo, estrapolava ogni segreto dello spumante (è un esperto di Champagne) che aveva di fronte, anche se devo dire poco emozionale, apparentemente; il secondo degustatore, Giacomo invece mi ha fatto ridere perchè ha strutturato il suo intervento in modo simpatico e leggero e, anche se poetico, mai esagerato. pensate che per ogni annata ha ricordato i maggiori eventi storici ma soprattutto calcistici e politici, suscitando risate sincere da parte di tutti noi! La terza relatrice, Daniela, romana DOC, puntava sulla tipica loro simpatica parlata e sulle sue dirette esperienze, altro modo molto piacevole di raccontare il vino.
Vorrei soffermarmi sui vari vini degustati ma sarebbe troppo lungo descriverli... Resta un ottimo ricordo e la meraviglia di sentire dei degustatori di livello nazionale (e internazionale).
Un plauso a Franco Ricci per l'organizzazione e la gentile ospitalità.
Ancora rossi e i dolci |
Riassumendo, la giornata è stata didattica, ma soprattutto motivante, immaginate quanti vini esistono, anche "sconosciuti", che possono emozionarci così tanto! (assaggiate il Rossese di Dolceacqua di Ka Mancinè 2010, resterrete sconcertati)
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