Graziano Simonella relazionava per tutta la serata, fungendo anche da moderatore, infatti erano presenti numerosi elementi di spicco della sommelierie, che commentavano (a mio ovviamente umilissimo parere) un po' troppo enfaticamente i vari assaggi.
Da parte mia, più consumatore e appassionato che estatico, sono rimasto con i piedi per terra (memore anche delle eccellenze assaggiate a Roma) e ho assaggiato i vari vini in modo neutrale.
Tutte le bottiglie in degustazione, compreso "l'intruso" |
Fa sorridere il "sancta santorum" a Cortina nel ristorante La Stua de Michil, una stanza santuario dove è tutto dedicato al SASSICAIA, ed è conservata la prima annata, il 1968 (credo ormai inbevibile!). Dice Michil che non potrà mai avere nel suo ristorante meno SASSICAIA dei cipressi di Bolgheri (sono circa 1800 !!)
Continuiamo con l'annata 2008, frutto più contenuto e terziari più evidenti, annata non favorevole, mi è piaciuto decisamente meno, questo non lo acquisterei.
2005, anno mirabilis, grande annata, decisamente il miglior assaggio della serata, sentori evoluti ma ancora migliorabili, il talco, la liquirizia e il cacao nel finale, le marmellate di ciliegia e mora, io ho percepito anche sensazioni di incenso. Questo è il vero assaggio al momento che ha espresso a pieno il prodotto.
2001, altro grande assaggio, aimè sottotono rispetto al 2005, ma eterno nel finale veramente lunghissimo, continuava a riproporsi discreto ma deciso, come un vecchio amico che ci vuole fare compagnia perchè vuole dedicarci il suo tempo.
1999 non esalta, anzi delude, probabilmente il vino era già in fase discendente, calo dei sentori, meno lunghezza nel finale, ma da quello che so il SASSICAIA può fare meglio di così, 15 anni non sono poi tanti! Vedremo il 2010, abbiamo grandi aspettative...
L'intruso della serata, sempre della zona di Bolgheri, il PODERE SAPAIO, a mio avviso completamente su un altro pianeta rispetto al Mito, ma comunque un buon vino (ha vinto i 5 grappoli e costa circa 35-40 euro, quindi...non è da prendere sottogamba!)
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