Bella serata ieri a Mirano, a fianco del cinema. Organizzata dall'AIS, si è articolata con l'aiuto di un eccellente casaro di Casale sul Sile (TV), Zanchetta, che ha presentato diversi assaggi dei suoi prodotti e anche due particolarità: l'apertura con due coltelli e 6 tagli di una forma di parmigiano reggiano (estremamente difficile) e il "canto del gorgonzola", cioè i vari schiocchi che emette aprendolo un gorgonzola stagionato al punto ottimale.
Devo dire che i formaggi sono stati i veri protagonisti della serata, i vini erano abbinati per valorizzazione, restava sempre in bocca la sensazione del formaggio appena degustato.
In degustazione un VERDISO (autoctono di Congegliano) di BEPIN DE ETO, a dire il vero dotato di una eccessiva frizzantezza imprevista, e un po' troppo amaricante nel finale, un Metodo classico da uve Raboso Rosato, azienda CECCHETTO, tagliente la sua entrata in bocca (buon abbinamento con i formaggi grassi e mediamente persistenti), un MASIERI di Maule, taglio bordolese con grenache biologico, che pur avvertendo la nota "puzzetta" derivante di solito dai vini di questa tipologia, non era minimamente fastidiosa (in confronto ad altri che ho degustato qui stiamo parlando di puzzette trascurabili) e intenso in bocca, buona frutta rossa e agile bevibilità (il vino più entusiasmante), un COSTASERA di MASI, un classico AMARONE, fruttato pieno e robusto, perfetto per molti formaggi anche piccanti, ma se vogliamo essere cattivi un po' scontato.
Ultimo vino della serata, un SAUTERNES del 2010, che è stato abbinato forse sottovalutando il potentissimo gorgonzola stagionato che era ben superiore di intensità, va comunque elogiato il prodotto, che era variegato e sfaccettato pur non essendo al livello di quelli degustati alle Osterie Moderne durante la serata del Bordeaux. Mentuccia e timo, zenzero e salvia (non tutti da me avvertiti subito a dire il vero la mentuccia proprio non l'ho percepita!) complesso e fine, ma appunto debole nell'abbinamento.
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