sabato 20 dicembre 2014

Gruppo di assaggio - prima serata 18/12

Finalmente l'idea di ritrovarsi per assaggiare si è concretizzata!

A dire il vero è difficile per tutti ritagliare il proprio tempo alla famiglia, ai vari impegni di lavoro e alla lettura, ma è giusto farlo soprattutto per la palestra olfattiva, ma anche per avere maggior memoria delle etichette assaggiate, collegandole alla serata specifica.

A casa di un collega e amico, abbiamo organizzato un piccolo incontro iniziale dove abbiamo portato ognuno qualche buona etichetta di quelle che hai là e che vorresti assaggiare ma non sai mai con chi farlo (potrebbe non capire o non apprezzare) o quando.

Sauvignon di Beringer, grazie Chiara!
In questa occasione sono spuntate fuori delle vere chicche che sono entusiasta di descrivere.

Innanzitutto un'etichetta americana (che potrebbe interessare ai miei lettori negli States), il Sauvignon 2007 Napa Valley .....
Paglierino dorato, vivo, luminoso, profumi intensi e di frutta esotica, la maracuja, il mango, floreale ma non di tipico sauvignon, come di caprifoglio un fiore dalle note dolci, note minerali importanti, come di roccia bagnata, sorso fresco, sapido, pieno di corpo e struttura (anche alcool!) considerati gli anni direi che è stupendo trovarlo così al pieno delle sue potenzialità. Finale leggermente vanigliato, ma assolutamente non percettibile come tostatura.
Direi un vino più di gusto europeo che americano.

A seguire due prodotti della stessa azienda, simili ma opposti, siamo nelle marche e precisamente nella zona di FOCARA, dove il pinot nero cresce in modo ottimo, ma è meno conosciuto delle zone più vocate dell'Alto Adige o dell'Oltrepo' Pavese.

FOCARA pinot noir, un'altra sorpresa
 Due vini simili perchè entrambi provenienti da pinot nero, ma il primo vinificato in bianco (che rarità!), colore tendente al beige, si percepiva chiaramente che aveva una derivazione da frutta rossa. Profumi misterosi e abbastanza indecifrabili, e sorso non del tutto soddisfacente, molto sapido ma contemporaneamente morbido e direi tutto sommato equilibrato.
Il pinot della foto aveva un colore atipicamente carico e il naso polveroso e fruttato. L'ho apprezzato per la sua tipicità ma non lo acquisterei perchè non mi ha emozionato particolarmente.

Ottimi finora comunque tutti questi vini con il salume e i vari formaggi in tavola, in basso una foto!

Ultimo dei vini secchi, la mia scelta, il SASSONERO di Zanovello, 2009, prodotto nei colli Euganei, in una zona particolarmente interessante, basaltica (ecco perchè sasso nero) e ricca di minerali, che si sono ripresentati imperiosi al naso e in bocca, la fortuna di questo prodotto però è data dalla grande ricchezza usto olfattiva, tabacco biondo, tanto cuoio, more e mirtilli, un vino che ha lasciato tutti perplessi (in effetti altre annate erano state apprezzate meno).

Ultima bottiglia, un TROCKENBEERENAUSLESE austriaco, grande Gigi, un vino che deve la sua concentrazione all'intervento della muffa nobile, (in effetti TROCKEN significa secco nel senso di disidratato, BEEREN bacche e AUSLESE selezione), presso l'eccellente microclima del lago di Neusiedler.
Miele millefiori, mandorle e tanta allegria, considerati gli assaggi fatti!

Grazie amici e alla prossima esperienza assieme....


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