giovedì 4 dicembre 2014

L'Alto (ma anche "altro") Piemonte alle Osterie Moderne 24/11

Immagine tratta dal Web


Pochi di certo sapevano cosa potevano perdersi e infatti pochi sono accorsi a questa serata che mi risulta facile definire ECCEZIONALE.

Vini dell'Alto Piemonte... e vi sembra poco ? Il GATTINARA, il BOCA, il LESSONA, il BRAMATERRA, ma scherziamo ? Trovo strana la bassa affluenza, anche perchè a 17 euro come poteva essere più interessante?
Pochi vini mi sono piaciuti tanto come il BOCA, di Le Piane, 85% nebbiolo e 15% vespolina, già in precedenza degustato a Roma, la primavera scorsa al BIBENDA DAY assieme a Pietro (e anche allora lasciava a bocca aperta, anzi chiusa da un'espressione beata!). In equilibrio costante ad ogni sorso, mineralità spiccata (per un nebbiolo di quella zona, in confronto ai vini del Friuli per esempio sarebbe debole) grazie ai terreni di porfidi, fiori al naso, la viola, piccoli frutti di bosco maturi, il mirtillo, la mora maturi e in generale una sensazione come di liquirizia pura che resta anche nel finale.  Vigne vecchie 30 anni e vigneti (ad esempio Le Piane) molto vocati, rese basse 30-40 q.li/ha. MUST HAVE... a 35 euro è comunque un bel bere, non dite che costa troppo!

In questa serata il leit motiv è stato subito evidente, a parte la localizzazione. Rappresentazione dei vitigni autoctoni e soprattutto del terroir, vini poco sapidi ma freschi e dalla grandissima complessità gustativa, più che olfattiva.
Colori poco carichi di antociani (a parte l'uva rara che faceva arrossire i bordi del bicchiere) e ventaglio sottile ma frastagliato di sensazioni.

Ottimo anche il BOCA di Barbaglia, ma gli ho preferito quello de Le Piane, qui invece vorrei nominare altre due etichette eccezionali che vi consiglio ad occhi chiusi:

Lessona DOC 2009 di Sella, vino misterioso come i castelli infestati di fantasmi in Piemonte, naso stretto e poco percettibile, da esperti, sensazioni speziate dolci, cannella e zenzero in primis, poi frutta acidula, tipo ribes o lampone, ogni volta emergeva una sensazione diversa e contraria, davvero emblematico.
In bocca una grande forza, che signor vino, anche qui vigne vecchie di 35 anni e anche più, corpo e struttura forti e morbide al tempo stesso, pensate, l'azienda produce questo vino dal 1600... E hanno imparato bene! Non vi ho deto la parte migliore, qui il prezzo è di 18 euro... E allora non avete scuse.

Gattinara DOCG san Francesco 2009 nebbiolo in purezza, vigneti del 1960-1970, macerazione in cemento per 15 giorni e affinamento in rovere (non barriques) per un anno, poi un altro anno in bottiglia.  Bel rosso granato, fiori secchi e sensazioni dolci, come di pasta di mandorle, forse il vino che più di tutti è riuscito ad esprimersi con questi livelli di intensità olfattiva.
La coda al banco per averlo era significativa, concordo pienamente anche perchè un vino così non può non piacere... Eh sì anche per avere questo siamo sui 38 euro...

Sempre di Sella, cito anche il Bramaterra DOC 2009 forse un livello inferiore a questi che ho descritto, ma comunque veramente ottimo, una mineralità quasi "ferrosa". (18 euro)

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